BIVONGI – L’ ECOLOGIA E L’ISOLA CHE NON C’E’…

Aristide Bava
SIDERNO – L’osservatorio ambientale per il diritto alla vita ha acceso i riflettori su una vasta area contenente un ammasso di rifiuti, alle porte di Bivongi, lungo l’argine della fiumara Stilaro che dovrebbe fungere da isola ecologica. Altro che isola ecologica – dice ironicamente il presidente dell’ osservatorio Arturo Rocca, quella è “ l’isola che non c’è”. E’ un vero peccato – ha scritto Rocca - che in un luogo di grande bellezza naturale sulla sia stata allestita quella presunta isola ecologica.”Non è, infatti, un’isola perché a parte un esile recinto che non la protegge dalle incursioni esterne e tantomeno ecologica perché i materiali raccolti sono ammassati alla meno peggio ed in balia di chiunque, agenti atmosferici compresi. Nessuna protezione sul lato del deflusso delle acque che, in caso di piena, trasporta tutto a valle ed alla mercé degli immancabili piromani che potrebbero dare fuoco alle cataste con dovizia di diossine sprigionate” Per questo motivo, “preoccupati di tale emergenza ambientale” l’ Osservatorio ha segnalato la delicata situazione al sindaco di Bivongi, Felice Valenti, che in risposta ha affermato che “la situazione era preesistente rispetto al suo insediamento “ in quanto lo stesso centro era stato aperto con ordinanza sindacale per la raccolta di rifiuti ingombranti, carta, cartoni, ecc. con un solo cassone e senza i lavori di videosorveglianza, bitumazione, raccolta delle acque, segnaletica, illuminazione, rampe per i cassoni” aggiungendo che appena si è insediato ha affrontato piu’ volte insieme all’ufficio tecnico tale problematica “aumentando i cassoni a 3 (vetro, cartoni, ingombranti), e pulendo completamente tutta l’area. Naturalmente senza una raccolta differenziata efficiente, senza interventi seri sul sito la situazione è tornata ad essere insostenibile”, Poi il sindaco di Bivongi dice ancora che un anno addietro il Comune è stato destinatario da parte della Regione di un finanziamento di € 200.000,00 (duecentomila) per nuova isola ecologica ma che, purtroppo a causa della legge sul Patto di stabilità queste risorse non sono state utilizzate ma che successivamente con l’entrata in vigore della nuova Legge Regionale sulla raccolta differenziata e l’abolizione delle discariche “Abbiamo chiesto alla Regione la devoluzione di parte di tali risorse. Siamo in attesa del nuovo decreto di € 70.000,00 (settantamila) per la riqualificazione ambientale dell’area in oggetto. Naturalmente il tutto è legato all’approvazione del Consiglio Comunale del bilancio di previsione 2016 che dovrebbe verificarsi entro aprile”. Valenti da anche notizia degli interventi previsti tra le altre cose “ la pulizia totale dell’area, cartellonistica, illuminazione, videosorveglianza, riparazione, recinzione e raccolta delle acque. Inoltre previo accordo con Locride Ambiente, già avvenuto, verranno posizionati 8 cassoni per diverse tipologie di rifiuti differenziati”. L’auspicio dell’ Osservatorio ambientale , a questo punto, è “che i tempi della messa in sicurezza dell’intera area siano più brevi dei quasi quattro anni trascorsi dall’inizio della Consiliatura e che, comunque, una vera isola ecologica venga realizzata altrove e non resti questa come biglietto da visita per un paese bellissimo e ricco di storia, natura e cultura”.
n.b. allegata foto “ la vasta area utilizzata come isola ecologica

la vasta area utilizzata come isla ecologica