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CANOLO – INTESA PER LA LEGALITA TRA I COMUNI DEL PARCO E LA PREFETTURA

Aristide Bava
SIDERNO - E' stato siglato, giovedì scorso, presso il Palazzo D’Agostino nel Comune di Canolo, un Protocollo di Legalità tra la Prefettura di Reggio Calabria, l’Ente Parco nazionale d'Aspromonte, la Città Metropolitana e i Comuni ricadenti nell'ambito territoriale del Parco. Presenti, con il presidente del Parco Giuseppe Bombino, il Prefetto Michele Di Bari, il Questore Raffaele Grassi,il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, il colonnello dei Carabinieri Giuseppe Battaglia e della Guardia di Finanza Flavio Urbani. La cosiddetta "intesa per la legalità " firmata è indirizzata alla prevenzione dei fenomeni corruttivi e dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti di lavori pubblici, concessioni, forniture e servizi, e tende a rappresentare un ulteriore tassello nel percorso continuo e costante di affermazione della legalità che caratterizza l’attività amministrativa del Parco. Nel comunicato diffuso dopo la firma del documento si afferma che con il protocollo in questione "si è inteso, tra l’altro, riaffermare la necessità di una corretta fruizione dell’Area Protetta, favorendo i soggetti che operano nel pieno rispetto della legalità e garantire un corretto, tempestivo e trasparente utilizzo dei finanziamenti concessi dal Parco sulla scorta di un’adeguata attività di programmazione di interventi per finalità economico – sociali". L’Intesa per la Legalità, è stata fortemente voluta dal Consiglio Direttivo e dalla Comunità del Parco che hanno colto l’input del Presidente Giuseppe Bombino, e in questo modo è stato rafforzato il sinergico percorso Istituzionale tra Ente Parco e Prefettura di Reggio Calabria, già avviato attraverso l’efficace azione di contrasto al fenomeno “Vacche Sacre”, che ha già fatto ottenere risultati particolarmente incoraggianti tesi a migliorare anche in prospettiva. Bombino ha dichiarato che “Si va componendo e perfezionando un quadro di riferimenti preordinati alla prevenzione e alla rimozione degli ostacoli che impediscono una sana e corretta crescita del nostro territorio. Il protocollo – ha aggiunto– rappresenta uno strumento volontario, integrativo della già evoluta normativa che la Comunità del Parco adotta per difendere ed esaltare la bellezza della nostra Montagna”. Tra l’Ufficio Territoriale del Governo ed il Parco dell’Aspromonte, si è creata, insomma, una “strategia speciale e congiunta” di ampio respiro, volta anche a migliorare la fruibilità del Santuario di Polsi per restituirlo al Suoi autentici valori Religiosi, Storici e Naturalistici e testimoniata dalle varie occasioni in cui Parco e Prefettura hanno organizzato eventi culturali in diversi ambiti Comunali, come segnali di vicinanza e di partecipazione alla vita delle Comunità aspromontane. Il tutto anche per garantire una sana e corretta crescita socio – economica di questo territorio.

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oto - Falcomatà, Bombino, Di Bari,Grasso, Battaglia, Urbani