LOCRIDE – IL VIRUS AMMAZZA ANCHE LE SALE CINEMATOGRAFICHE

Aristide Bava
SIDERNO - Tra le categorie maggiormente penalizzate, sul piano economico, dalle chiusure imposte dal Coronavirus c'è certamente quella degli esercenti cinematografici che già dal marzo di quest'anno sono state messe in ginocchio dalla chiusura delle loro sale, fatto salvo un breve periodo in occasione del periodo estivo, periodo notoriamente negativo per il settore. Adesso la situazione si è fatta molto critica e parecchie sale rischiano addirittura di non riaprire per l'esosità delle spese vive e delle tasse che, malgrado la chiusura, continuano a pesare sugli esercenti. Il tutto, lamentano i titolari delle sale cinematografiche senza alcun aiuto valido da parte della Regione malgrado le ripetute richieste di Giovanni Guagliardi , rappresentante regionale dell' Anec - struttura associativa degli esercenti cinematografici - e da Pino Citrigno fino a poco tempo addietro presidente della Film Commission calabrese che da poco aveva fatto approvare dall'organismo regionale , dopo ben 30 anni di attesa, una legge per il cinema che si è fermata sul nascere.,In provincia di Reggio Calabria le sale cinematografiche sono molto poche ( e questa debolezza probabilmente pesa perchè le attenzioni delle Istituzioni sono relative) ma costituiscono certamente un patrimonio sociale e culturale.che non si può perdere. Nella fascia ionica reggina ci sono il Cinema Teatro Nuovo di Siderno, il Cinema Vittoria e la Sala Rossa di Locri , il cinema Don Bosco di Bova; nella zona tirrenica il Cinema Garibaldi di Polistena, il comunale di Cittanova,, il Politeama di Gioia Tauro. Poi a Reggio Calabria il cinema Odeon, La muova Pergola, l' Aurora e la multisala Lumiere. I titolari di queste sale che continuano a mantenere, al pari di quelli delle altre province calabresi, un rapporto diretto con Pino Citrigno e Giovanni Guagliardi per fare il punto sulla delicata situazione e chiedere che si instauri un tavolo permanente di confronto per cercare di trovare soluzioni idonee a garantire la salvaguardia delle sale cinematografiche esistenti non solo nella provincia reggina ma in tutta la Calabria. A questo proposito gli esercenti Calabresi evidenziano che altre regioni come la Campania, la Lombardia,il Lazio, il Piemonte, l'Emilia Romagna, la Basilicata, la stessa Sicilia si sono attivate per dare sostegno e validi contributi alle sale. Lo stesso Pino Citrigno non nasconde la sua delusione anche se invita gli esercenti a pazienatre in attesa che venga nominata la nuova struttura della Regione Calabria che, a causa della scomparsa di Iole Santelli, dovrà essere rinnovata. " Avevo già chiesto un incontro - dice - con Iole Santelli che mi era sembrata molto interessata alla delicata situazione che le avevo prospettato. Purtroppo... In ogni caso la Regione deve intervenire, Intanto è necessario capire - dice anche agli altri esercenti - che fine ha fatto la legge regionale sul Cinema che prevedeva anche adeguati sostegni per le sale.Comunque è una battaglia da fare e la faremo anche grazie al sostegno di Confindustria. Il problema è superare questa delicata fase". Un problema veramente serio anche perchè, per gli esercenti cinematografici calabresi, mancheranno anche i grossi incassi di Natale che negli anni scorsi riuscivano a dare una grossa boccata d'ossigeno alla categoria.
nelle foto
Pino Citrigno