LOCRIDE – MARIA GRAZIA MESSINEO, LA POLITICA E LA CHIESA

Aristide Bava
SIDERNO - Il primo anno del corso di formazione all’impegno socio-politico e alla cura del creato, promosso dalla diocesi di Locri- Gerace e volto allo studio della Lettera enciclica “Laudato si’ ” del Santo Padre Francesco, sulla cura della casa comune, appena conclusosi ha stimolato la sidernese Maria Grazia Messineo, giovane dirigente regionale del Pd, a fare anche alcune considerazioni di natura politica. “Penso alla politica attuale e, in maniera particolare, a quella locale, - dice Maria Grazia Messineo - alla deriva dei partiti politici, in Calabria e nella Locride sulla via della perdizione. Essi non assolvono più la propria funzione, in molti casi regrediscono in comitati d’affari, anziché elevarsi a centri d’ascolto. Se chiamati in causa, rispondono con arroganza e cattiveria; sempre più spesso, preferiscono trincerarsi in un silenzio che non denota imbarazzo ma totale incuranza; quando vengono bocciati alle elezioni, arrivano finanche a colpevolizzare gli elettori”. La giovane dirigente del Pd dopo aver ricordato le lezioni tenute da gennaio a maggio da prestigiosi relatori, provenienti soprattutto dal mondo accademico, aventi ad oggetto vari temi e da cui, in ogni appuntamento, si è sviluppato un dialogo interdisciplinare: dalla questione ambientale all’economia, dalla politica alla famiglia, e dopo avere rimarcato che durante il corso diocesano di formazione non sono mancate le testimonianze di preti e di laici impegnati in battaglie a difesa della legalità e dell’ambiente, come Don Ciotti, Don Giuseppe Demasi, Don Giacomo Panizza, il magistrato Francesco Neri, il dirigente della Protezione civile regionale, Carlo Tansi torna a guardare “ ad alcune realtà delicate della Locride, dove non si riesce ad affrancare i cittadini dal bisogno; zone particolarmente povere e profondamente aggredite dalla criminalità organizzata, dove l’anti-Stato, rappresentato da pochi gruppi, assume le false sembianze di benefattore o di detentore del potere assoluto; luoghi in cui i partiti, per nascondere le proprie responsabilità o per giustificare la propria fuga, dichiarano di non operare per mancanza di “condizioni etiche e di agibilità politica” (quando etica e agibilità politica non si riscontrano nei partiti stessi!); dove solo la Chiesa, con coraggio e amorevolezza, risponde “presente”. Quindi dopo aver espresso il suo ringraziamento e un plauso particolare al vescovo, Mons. Francesco Oliva, promotore dell’iniziativa, “ che ha saputo catalizzare questo processo di conoscenza, formazione e condivisione e, ancora una volta, intercettare i bisogni di una comunità che ha desiderio di esprimersi e farsi ascoltare “ sottolinea l’importanza di questo “progetto meritorio che si aggiunge alle tante altre lodevoli iniziative che la Chiesa, negli anni, ha fatto germogliare in una Locride provata dall’isolamento e dalla crisi socio-ambientale ed economica”. Evidenziato, poi, che “ Il corso si è rivelato un laboratorio di idee ed esperienze dove riscoprire la bellezza della Politica, quella che profuma di carità evangelica, quella per cui “il potere è servizio” e non puzza di inganno, intrallazzo ed affarismo, quella che fissa le regole del gioco alla finanza, affinché le attività economiche siano indirizzate al bene comune e allo sviluppo integrato e il potere e il denaro non finiscano per relativizzare anche la dignità umana “, Maria Grazia Messineo conclude affermando che “ una politica seria e responsabile condivida l’opportunità di un’analisi introspettiva ed impellente e accetti una strategia di cambiamento reale per riassumere il primato che le spetta: molto spesso, è essa stessa responsabile del proprio discredito, per dirla con le parole di Papa Francesco”.
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