LOCRIDE – RIAPERTE STRADE E FERROVIE ADESSO SERVE LA MESSA IN SICUREZZA

paolo fragomeniAristide Bava
SIDERNO - Con l’apertura dei tratti della SS. 106 devastati dal maltempo e ,adesso sistemati, lungo la fascia ionica reggina e con il ripristino della stessa tratta ferroviaria, si è fatto una specie di piccolo miracolo visto che i tempi sono stati abbastanza celeri. Una sorpresa per molta gente, politici compresi, visto che lo stesso presidente del consiglio comule di Siderno, Paolo Fragomeni ha ritenuto dover diffondere un apposito comunicato stampa per precisare che “ una volta tanto le promesse sono state mantenute”. Fragomeni ha rimarcato che “ L'impegno assunto dal governo nelle persone del ministro Del Rio, del sottosegretario Minniti e del capo della Protezione Civile Tansi, per il ripristino della linea ferrata jonica, distrutta in seguito al nubifragio di dieci giorni fa, è stato rispettato” e non manca di aggiungere che “
Questa è la riprova del fatto che quando c'è la volontà politica e la serietà delle persone, le cose si possono realizzare anche quì, terra di confine.
Il fatto, poi, che il ripristino avviene in anticipo, rispetto ai tempi preannunciati, è ancora più significativo circa l'intenzione di questo governo di fare sul serio e di essere credibile agli occhi dei cittadini”. Ecco, dunque che il risultato ottenuto calza a pennello con quanto di recente auspicava l'intero Consiglio Comunale di Siderno nell'ultima seduta e, quindi, è legittimo “esprimere la soddisfazione nel vedere compiuta una tappa importante del ritorno alla normalità”. Paolo Fragomeni aggiunge, pero’ che “resta, tuttavia, ancora irrisolta la questione delle questioni, e cioè la messa in sicurezza globale di un'area, il versante jonico della provincia di Reggio Calabria da sempre soggetta ad essere sconvolta dagli eventi atmosferici di grande portata che ciclicamente si ripresentano”. Il presidente del consiglio comunale, a questo proposito aggiunge che “ La particolare conformazione e natura del territorio non impediranno, probabilmente, che episodi come quelli accaduti dieci giorni fa si ripetano ma, sicuramente, una seria politica di consolidamento, bonifica, controllo del flusso delle acque potrà concorrere a contenere. Quello che occorre per il futuro – aggiunge Fragomeni - è un diverso utilizzo delle ingenti risorse che giungono dalla Comunità Europea e che dovranno essere canalizzate e utilizzate appieno in un progetto d'insieme regionale per la difesa del suolo e la sua valorizzazione”. Nella parte finale del suo documento Paolo Fragomeni si dice convinto che “ uscire dallo stato di perenne emergenza si può, a patto che si compia la svolta tanto auspicata” e indica per esempio che “I POR Calabria, (ma anche le risorse nazionali e regionali da sommarsi a questi) potranno essere l'occasione per interventi di grande portata e su questo dovranno essere capaci di misurarsi i comuni e la regione (a breve anche la città metropolitana), scartando la vecchia logica della distribuzione a pioggia, giusto per accontentare questo o quell'amministratore, concentrando, invece, le intere risorse in un progetto d'insieme”