LOCRIDE – VERSO LA RICOSTRUZIONE DEL PARTITO COMUNISTA

Aristide Bava
SIDERNO – L’assise politica era stata convocata con il tema “ Il Pc cemento di un nuovo progetto per la sinistra “ e si è tenuta, nei giorni scorsi, presso la sala consiliare del Comune di Siderno dove Nicola Lemoncino, segretario della federazione provinciale del partito di Rifondazione comunista di Reggio Calabria ha spiegato il perché della necessità di ricostruire il partito, legando questa necessità anche alle vicende nazionali che – a suo avviso- registrano comportamenti del Governo sempre piu’ orientati verso posizioni di destra. Quindi una serie di interventi a cominciare da quello del responsabile provinciale Lorenzo Fasci’ che ha definito “sciagurata” la decisione di sciogliere , nel 1991 , il partito comunista, ricordando poi i tanti errori fatti, a suo avviso, dalla classe politica nazionale. Atteso era anche l’intervento del sidernese Antonio Sgambelluri , consigliere comunale emanazione del movimento Siderno Libera ma anche segretario locale del Partito di Rifondazione comunista. Sgambelluri ha ribadito la necessità di far rinascere il Partito Comunista ed ha voluto ricordare che proprio la città di Siderno negli anni passati ha annoverato tra i suoi rappresentanti politici uomini di grande valenza come Vincenzo Pedullà, Virgilio Condarcuri, Giuseppe Errigo , Giuseppe Fragomeni, lo stesso Giuseppe Reale, presente all’incontro. A Sgambelluri ha fatto seguito Rosanna Femia , componente del Comitato centrale che ha finanche detto che oggi il premier Renzi è riuscito a superare in negativo anche Silvio Berlusconi e che, quindi, è necessario impegnarsi per cercare di combattere quanto piu’ possibile questo modo di fare politica che certamente cozza con gli interesse della gente.Tra gli altri interventi anche quello del coordinatore dei giovani comunisti Joseph Condello che ha evidenziato la necessità della ricostruzione del partito comunista proprio per dare qualche speranza ai giovani cercando di coinvolgere tutte le forze di coloro che non sono soddisfatti di quanto sta avvenendo nel nostro Paese. I lavori sono stati conclusi da Michelangelo Tripodi componente del comitato nazionale che dopo aver espresso il suo compiacimento per la larga partecipazione riscontrata e ricordato l’impegno di tanti vecchi comunisti, alcuni dei quali presenti anche in sala, ha ribadito che la decisione di sciogliere il partito è stata una “decisione sciagurata” anche perché ha portato ad una regressione civile e sociale. Quindi, dopo una serrata analisi delle vicende piu’ attuali che il Paese sta vivendo l’affermazione che è ora di dire basta ad un Pd che porta avanti i poteri forti anziché le istanze della gente e non è piu’, quindi, un partito di sinistra. Quindi l’auspicio di una nuova fase politica con al centro la vera sinistra e la necessità che si renda giustizia ad un meridione che continua ad esser sempre piu’ trascurato. “ Ecco perché - ha sintetizzato – il Pc puo’ diventare il cemento del progetto di una nuova sinistra”.

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