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SIDERNO – IL COMMISSARIAMENTO AUTENTICA DOCCIA FREDDA

Aristide Bava
SIDERNO - Doccia fredda per il Comune di Siderno . Arriva a sorpresa la commissione d'accesso agli atti al fine di compiere accertamenti e approfondimenti per verificare l'eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso. Una storia certamente travagliata, quella della gestione amministrativa e politica del Comune di Siderno Comune di Siderno, che pareva, comunque, dovesse essere stata finalmente risolta con l'avvento di quest'ultima amministrazione comunale insediatasi il 1 giugno del 2105 sotto la guida di Pietro Fuda dopo molti anni di commissariamento. Le traversie del Comune iniziarono già nel lontano maggio del 1996 con la nomina del Commissario prefettizio Pietro Lisi a seguito delle dimissioni, per motivazioni politiche, dell'allora sindaco Domenico Panetta che, comunque si insediò nuovamente al posto di primo cittadino il 19.11.1996 e rimase in carica sino al maggio del 2001 quando iniziò l'era di Alessandro Figliomeni , poi tratto in arresto con le pesanti accuse di far parte dell'organizzazione mafiosa. Figliomeni rimase in carica nella sua prima legislatura, interamente. dal 24 maggio 2001 al 10 giugno 2006. Rieletto nella seconda dal 11 giugno 2006 al 3 agosto 2006 perchè la legislatura fu interrotta da un ricorso elettorale che portò a nuove elezioni. A lui subentro subito il Commissario Domenico Bagnato che rimase in carica sino al 17 ottobre 2006 quando ancora una volta Alessandro Figliomeni vinse le nuove elezioni e si insediò alla carica di primo cittadino. Una tornata che durò molto poco perchè ad Alessandro Figliomeni , sfiduciato dalle impreviste dimissioni di molti consiglieri di maggioranza subentrò dal 2 marzo 2010 un nuovo commissario prefettizio nella persona della dott.ssa Rosalba Scialla che rimase in carica sino al 17 maggio 2011 per poi lasciare il posto, dopo regolari elezioni, al nuovo sindaco Riccardo Ritorto che restò in carica dal 18 maggio 2011 al 27 giugno 2012 . Ritorto colpito da avviso di garanzia si dimise anzitempo e lasciò il posto al Commissario prefettizio dott. Luca Rotondi che amministrò la città sino al 17 aprile del 2013 quando fu deciso lo scioglimento del Comune per mafia e si insediò una triade commissariale composta da Francesco Tarricone, Eugenio Pitaro e Maria Cacciola. che rimasero i carica ben oltre i 18 mesi inizialmente previsti dalla legge ovvero sino al 31 maggio 2015. Un periodo fortemente criticato dalla cittadinanza per quello che fu indicato come un grande "distacco" della commissione dai cittadini e durante il quale la città fortemente colpita anche dalle vicende giudiziarie attraversò probabilmente il suo periodo piu' buio. Il resto è storia recente. Ovviamente non è da escludere, come spesso avviene, il timore di un nuovo commissariamento che dell'ente locale. Giusto ricordare che al commissariamento si arriva, proprio, dopo un'attenta procedura che prende il via dalla nomina di una commissione d'accesso agli atti chiamata ad esercitare i poteri di accesso e di accertamento di cui è titolare per delega del Ministro dell'interno. ;La commissione svolge solitamente la propria attività per 3 mesi ( che sono comunque prorogabili per altri 3 mesi) , al termine dei quali è chiamata a redigerà una relazione conclusiva da inviare al prefetto il quale, a sua volta, svolge un'altra relazione (entro 45 giorni) da inviare al ministro dell'interno. La normativa prevede anche una consultazione con il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza integrato da Procuratore della Repubblica competente per territorio e dal Procuratore Distrettuale antimafia. Toccherà poi al Ministro dell' Interno proporre o meno lo scioglimento dell'ente al Presidente della Repubblica.

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