SIDERNO – INTERVISTA AL SINDACO PIETRO FUDA

Aristide Bava
SIDERNO – L'ultimo consiglio comunale non è stato scevro dalle solite polemiche tra maggioranza e la opposizione che accusa sindaco e giunta di scarsa attività operativa. Fuda respinge al mittente le accuse rivendicando molte cose fatte e altre in itinere e rilancia puntando anche l'indice contro la burocrazia e la carenza dell'organico e - dice - appena si uscirà dal dissesto la situazione migliorerà notevolmente. “Uscire dal dissesto - ci dice in una intervista esclusiva - per noi significa anche e soprattutto poter normalizzare la precarietà degli organici del Comune. E’ innegabile che il notevole rallentamento delle pratiche dipende anche da questo, oltre che dalla scarsa capacità operative che si sta registrando in qualche settore delicato dove mancano le figure apicali”. L’intervista al primo cittadino di Siderno prende l’avvio proprio sulla piu’ volte ventilata voce dell’uscita del Comune dallo stato di dissesto e Pietro Fuda puntualizza subito che proprio lo stato di dissesto, decretato a suo avviso con troppa fretta dai Commissari prefettizi che hanno preceduto la sua tornata amministrativa, non gli consente di ampliare l'organico e poter contare su una macchina amministrativa adeguata alle necessità di Siderno, vigili urbani compresi. E' comunque fiducioso. “ Ormai siamo agli sgoccioli – ci dice – abbiamo già dimostrato la capacità economica necessaria e attendiamo solo la firma dei commissari incaricati per poi attendere il nulla Osta ministeriale. Non posso quantificare il tempo con esattezza perché, purtroppo, la burocrazia è sempre dietro l’angolo ma si tratta certamente di meno di qualche mese”. Solo burocrazia o anche problemi di natura politica ? “ Ma quale politica. I problemi stanno tutti nella capacità operativa dei singoli e purtroppo in molti non si rendono conto che un loro ritardo nell’espletamento di una pratica comporta una reazione a catena che poi porta ad ulteriori ritardi . E non mi limito a parlare solo del Comune perché, purtroppo, tutto si riflette anche sugli Enti sovraccomunali, Regione e Governo compresi. Io conosco bene la macchina amministrativa e spesso riesco anche a destreggiarmi superando qualche intoppo ma il lavoro è snervante e quando manca la collaborazione degli uffici tutto diventa piu’ difficile”. Sfiduciato, dunque ? “ No, tutt’altro. Forse dispiaciuto perché molte cose si potrebbero fare con maggiore celerità, ma ho degli obiettivi precisi che non ho nessuna intenzione di accantonare. Voglio ridare dignità alla mia città e malgrado i miei 74 anni continuerò a lavorare per lasciarla, al termine della consigliatura, in condizioni certamente migliori di quelle che ho ereditato e, soprattutto, proiettata verso un futuro lastricato di opere positive”. Ad esempio ? “ Intanto posso già annunciare che si è concluso l’iter per l’appalto dei lavori per la ristrutturazione del lungomare. Sono stati aggiudicati alla Ditta Franco di Caulonia e superate le ultime ( tanto per cambiare ) pastoie burocratiche i lavori inizieranno quanto prima. E’ questo un primo passo verso la normalizzazione di una struttura che rimane il vanto della città e che, accomunata alla definitiva soluzione della situazione costiera, promessa recentemente anche dal Presidente Mario Oliverio, per mettere il lungomare in sicurezza darà grande respiro a Siderno e al territorio della Locride che in questo lungomare aveva il suo punto di riferimento. Siamo poi nella fase conclusiva che ci porterà alla realizzazione del Palazzetto dello Sport. Altra opera di grande valenza sociale per la città. Se ne parlava da tantissimi anni ed era rimasta una grande incompiuta. Adesso la situazione si è sbloccata . Non è cosa di poco conto”. A proposito di “incompiute”; sul teatro cosa mi dice ? “ Questa è una cosa molto seria perché per completarlo ci vogliono circa 5 milioni di euro. Il finanziamento che c’è non basta. E allora abbiamo preso la decisione di sistemare, intanto, tutta l’area adiacente liberandola da erbacce, spazzatura e quant’altro. Renderemo vivibile la zona e la metteremo in sicurezza. Per il completamento del Teatro bisogna attendere tempi migliori e qualche nuovo finanziamento specifico”.