SIDERNO SUPERIORE – PRIMA MESSA NELLA CHIESA DI SAN CARLO BORROMEO

Aristide Bava
SIDERNO - Sino a poche settimane addietro pareva una cosa impossibile, viste le gravi condizioni della struttura, ma grazie alla fattiva opera del Comitato Pro Piazza Cavone la Chiesa di San Carlo Borromeo di Siderno superiore è tornata a vivere e al suo interno, nei giorni scorsi, è stata celebrata, dopo tantissimi anni, la Santa Messa. Una santa messa officiata dal parroco di Siderno Superiore Don Giuseppe Alfano in onore proprio di San Carlo Borromeo ad alla quale hanno partecipato centinaia di cittadini del borgo storico sidernese unitamente a tutti componenti del Comitato Pro Piazza Cavone con in testa il presidente Aldo Caccamo e la vicepresidente Vittoria Luciano. E' stata anche occasione per i rappresentanti del Comitato che hanno preso a cuore la necessità di "salvare" la struttura dall'inesorabile degrado che minacciava di distruggerla completamente, di fare appello a cittadini ed istituzioni per contribuire alla messa in sicurezza della bella Chiesa quattrocentesca che è l'unica nella provincia reggina intitolata a San Carlo Borromeo. Alla cerimonia religiosa officiata da Don Alfano che ha dato subito la sua disponibilità a favorire il "recupero" della struttura concedendo al Comitato il Nulla Osta per una serie di interventi che hanno ridato parziale dignità alla Chiesa, hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco Pietro Fuda, il presidente del Consiglio comunale Paolo Fragomeni l'assessore Bianca Gerace e i consiglieri Giuseppe Figliomeni, Rita Commisso e Agostino Baggetta . Questa "simbolica" messa è stata celebrata come auspicio per un recupero definitivo della struttura che si attende, ormai, da circa 20 anni e che potrebbe arricchire il borgo storico sidernese di un altro importante "tesoro" storico di indubbia attrazione turistica. La Chiesa stava letteralmente cadendo a pezzi e nelle scorse settimane il Comitato ha liberato prima il suo interno, letteralmente avvolto da roghi , sterpaglie e materiale di ogni genere. Nel contempo grazie ai volontari dell’associazione ha sistemato una parte del tetto laterale e poi sistemato alla meglio il pavimento dotando anche l'esterno della Chiesa di una bella croce appositamente realizzata da un fabbro ( volontario ) locale e collocando all'ingresso due preziose campane antiche. Ma la necessità vera è quelle dell'intero recupero strutturale e della copertuta totale del tetto in maniera da renderla al piu'0 presto fruibile completamente e ripristinare il suo antico splendore. La Chiesa , di rito greco bizantino, sembra esistesse già nel 1500 ( su una delle campane è incisa la data 1493. E' sempre stata retta dalla “Confraternita di San Carlo Borromeo e delle anime del Purgatorio”, che si occupò, in precedenza, di suoi precedenti restauri necessari a seguito dei terremoti del 1783 e del 1908 e delle alluvioni del 1920 e del 1953. La facciata, è composta da due ordini culminanti con un timpano triangolare. A impreziosirla, una cornice marcapiano, opera notevole di scultori di Serra San Bruno. La firma di maestranze serresi ricorre anche per quanto riguarda il prezioso ciclo decorativo in stucchi che esiste all’interno. Anche se l’ultima richiesta di finanziamento per il suo restauro risale al dicembre scorso ( fatta dall'attuale Amministrazione Comunale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ) di questa necessità tra richieste, pratiche burocratiche e promesse mai mantenute, si parla da oltre 20 anni da quando, peraltro, sempre a seguito di azioni di volontariato sia il Sidus club che la sezione di Italia Nostra si attivarono per i primi interventi di salvaguardia e per stimolare la necessità del suo recupero.
n.b. allegata foto - Don Alfano celebra messa
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