SIDERNO – ULTIMATUM DEL PD IN CONSIGLIO COMUNALE

Aristide Bava
SIDERNO – Pd: prove tecniche di ribellione. Ovvero, per dirla fuori dal politichese, o entriamo in giunta o ci dissociamo dalla maggioranza. Magari l’affermazione sul piano pratico non è stata cosi’ perentoria, ma il senso che è stato recepito dai discorsi fatti in consiglio comunale dai rappresentanti del partito democratico sidernese non lascia adito a dubbi anche se, poi, in sede di votazione non ci sono state diversità. Il primo affondo è arrivato dal consigliere Carlo Fuda che nel corso di un discorso generalizzato sull’attività dell’amministrazione comunale in questo suo primo anno di attività, senza mezzi termini, ha affermato che “ l’amministrazione è condizionata da partitini di sinistra” con espresso riferimento a “Fattore Comune” il movimento che ha per leader Domenico Panetta, un tempo suo vecchio alleato e poi divenuto suo “nemico politico”. Poi è stata la volta di Maria Teresa Fragomeni, tra l’altro segretaria politica del Pd, che anche lei soffermandosi sull’attività dell’amministrazione comunale, ha parlato di “gruppo che non funziona” forte solo delle capacità individuali del sindaco Pietro Fuda. Una amministrazione insomma che non funziona per come dovrebbe alla quale “il Pd ha dato fiducia ma che,adesso, deve invertire la rotta. Nulla contro il primo cittadino – ha precisato – al quale riconosciamo grande impegno e ribadiamo fiducia ma non si puo’ disconoscere che la macchina non va e, dunque, è necessario cambiare alcuni pezzi”. Il tutto subito dopo la discussione sul rendiconto della gestione per l’esercizio 2015 sul quale ha relazionato l’assessore Gianni Lanzafame che ha spiegato come i dati numerici del rendiconto risultino coerenti con il bilancio di previsione e sono iol frutto di un attento lavoro che ha anche portato ad un risparmio notevole per l’ Ente evidenziando peraltro che con la gestione commissariale erano state spese, per portare a termine il bilancio, addirittura circa 270.000 euro di consulenze. Poi anche alcune precisazioni su talune riserve avanzate dal consigliere di minoranza Pietro Sgarlato prima di porre ai voti l’importante argomento., con l’incognita, a questo punto, dopo le precedenti bordate, del voto dei rappresentanti del Pd. Tutto invece, in sede di voto, è filato liscio e il rendiconto è stato approvato con il voto compatto di tutta la maggioranza, pd compreso, e i due voti contrari di Pietro Sgarlato ( Forza Italia) e Michele Cataldo ( Volo). Successivamente il civico consesso è stato chiamato a dare la propria adesione al “G.A.L. Terre locridee Società Consortile Cooperativa a responsabilità limitata” sulla base di una relazione dell’assessore Ercole Macri’. Si doveva approvare anche lo statuto ma Pietro Sgarlato ha sollevato una eccezione sulla sua validità e si è preferito approvare solo l’adesione, passata con i voti di tutta la maggioranza piu’ quello di Michele Cataldo e con il voto contrario del solo Sgarlato. All’ordine del giorno era anche prevista l’ Approvazione del piano delle alienazioni e la valorizzazione immobiliari ma , anche in questo caso, su alcune eccezioni di Pietro Sgarlato l’approvazione dell’argomento è stata rinviata. Sono state invece approvate l’ Adesione ai principi e alle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione e il miglioramento delle politiche sociali nel Comune di Siderno e il Regolamento per l’erogazione di contributi a favore di persone in condizioni di disabilità grave e gravissima per la realizzazione di piani assistenziali individualizzati. Una seduta, dunque, da “ leggere” sotto due aspetti ; quella politica aperto dalla presa di posizione del Pd ( alla quale gli altri rappresentanti della maggioranza hanno evitato di replicare) e quella amministrativa – economica portata a termine positivamente grazie al particolare impegno dell’assessore Gianni Lanzafame che è riuscito anche a dare precise risposte ai “rilievi” della minoranza e alle richieste esplicative di alcuni consiglieri di maggioranza. Per il resto c’è da segnalare un “forte” intervento del sindaco Pietro Fuda che ha dato notizia di aver saputo che nei prossimi giorni sarà presentata una interrogazione parlamentare nella quale sarà chiesto conto del perché è stato dichiarato dai commissari prefettizi lo stato di dissesto del Comune che ha portato un danno alle casse dell’ Ente di circa 10.000.000 di euro. Fuda ha anche ribadito che si sta facendo di tutto per far uscire Siderno dallo stato di dissesto in modo che la città possa riprendere la sua normale attività senza preclusioni di investimenti economici.
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