VIBO- I CARABINIERI FESTEGGIANO 204 ANNI DI STORIA TRA GLI ALUNNI DELLE SCUOLE DEL VIBONESE

I Carabinieri di Vibo hanno festeggiato 204 anni di storia tra gli alunni delle Scuole del Vibonese, le Autorità civili e militari, i sindaci e commissari del Vibonesi e tanti familiari nella sede del 14° Battaglione in un’atmosfera di festa.

 Una ricorrenza per rinvigorire la fiducia nell’Arma e nelle Istituzioni.

 Nella mattina di martedì 5 giugno 2018, l’Arma di Vibo Valentia ha festeggiato, nella sede del 14° Battaglione Carabinieri “Calabria”  il 204° anniversario della sua fondazione, stretta attorno alle Autorità della Provincia, i Sindaci e i Commissari, tanta gente comune, numerosi familiari e simpatizzanti dell’Arma con tanti alunni delle Scuole del Vibonese con i loro insegnanti e genitori.

Partecipato il coinvolgimento dei vibonesi e la cornice di festa resa suggestiva dall’inno d’Italia suonato e cantato dagli alunni del Liceo “CAPIALBI” diretti dal Maestro Diego VENTURA al cui coro si sono aggiunte le Autorità, i Carabinieri e i tanti presenti.

Nel corso della cerimonia, alcuni alunni della Scuola Don Bosco di Vibo Valentia hanno accompagnato il Vice Prefetto Vicario di Vibo Valentia, Dott. Eugenio PITARO, il Signor Presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Dott. Alberto Nicola FILARDO, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Luigi RENZO, Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, il procuratore facente funzioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Dott.ssa Filomena ALIBERTI, il rappresentante della DDA Dott.ssa Annamaria FRUSTACI, mentre premiavano i Carabinieri distintisi nell’anno per atti di valore. Un gesto di colleganza ideale tra le nuove generazioni e i Carabinieri quali esempi di vita e rispetto delle regole.

Un ringraziamento ai Carabinieri di Vibo per il loro servizio per i cittadini della Provincia e un messaggio di fiducia nelle Istituzioni e nell’Arma nella lotta alla ’ndrangheta quello espresso dal Comandante dei Carabinieri di Vibo che, accompagnato dagli Ufficiali e dai Comandanti delle Stazioni, ha ricordato come in città siano presenti Reparti di eccellenza dell’Arma.

Carabinieri per lo più giovani che nel Vibonese si formano professionalmente per poi spendere l’esperienza maturata in Calabria nelle altre città d’Italia e anche all’estero dove l’Arma è un’eccellenza investigativa ed un modello per le Polizie da ricostruire come in Asia, Medioriente e Africa con la cosiddetta Polizia di Stabilità.

Nessun bilancio da parte del Colonnello Comandante ma un grazie ai Carabinieri di Vibo per il loro lavoro “Non è questa la sede per fare bilanci. Però posso confermare che tutti noi Carabinieri di Vibo Valentia, condividiamo il dovere quotidiano di rispondere al bisogno di sicurezza dei nostri concittadini ed il progetto di liberare la Provincia di Vibo dalla presenza arrogante della 'ndrangheta. Tutti noi condividiamo la responsabilità del nostro servizio, sacrificando chi la giovinezza, chi il tempo per la famiglia, chi l'aspirazione ad una vita senza ansie preoccupazioni”.

Il Colonnello Magro ha voluto mettere in luce come le Stazioni CC nei Paesi del Vibonese costituiscano un punto di riferimento per la cittadinanza. Ma soprattutto come i Carabinieri si prendano cura con passione dei loro concittadini e l’attenzione nei riguardi dei più deboli, anziani, donne e giovani “Tutti noi condividiamo la responsabilità del nostro servizio, sacrificando chi il tempo per la famiglia, chi l'aspirazione ad una vita senza ansie preoccupazioni, chi la giovinezza ….. La discreta presenza di Noi Carabinieri nelle piazze e nelle vie dell’intera Provincia, l’attenzione ai bisogni della cittadinanza e in particolare, la cura dei più deboli, le donne e gli anziani, sono una certezza per i cittadini e un invito a rivolgersi a Noi con fiducia” . A proposito di giovani il Comandante ha voluto ricordare come l’Arma Territoriale e Forestale di Vibo abbia investito sulle Scuole rinnovando le campagne di incontri con le Scuole “Alla formazione dei giovani non solo tecnica, ma anche etica, noi Carabinieri crediamo fortemente ed è per questo che anche quest'anno abbiamo svolto con passione e responsabilità le campagne di incontri presso gli istituti scolastici proprio per accrescere il senso del dovere negli uomini e nelle donne di domani”.

 

E a proposito di responsabilità il Comandante ha messo in luce come “L’Arma di Vibo è una compagine di uomini e donne organizzata nel dettaglio, consapevoli di essere parte di una delle Istituzioni più efficienti e apprezzate del Paese, ma soprattutto sono consapevoli di svolgere un ruolo cruciale nella Provincia di Vibo, ogni giorno portando a termine un compito, con passione”. A tal riguardo, è stato sottolineato come la città di Vibo sia la sede di Reparti di eccellenza dell’Arma quali “I Carabinieri del 14° Battaglione Carabinieri che dal 1° marzo dello scorso anno si sono insediati a Vibo e su cui non solo la nostra Provincia ma l'intera Calabria può contare nei servizi di controllo del territorio e di ordine pubblico.

Lo Squadrone Eliportato Cacciatori che da anni costituisce un modello di eccellenza, i cui straordinari risultati nella lotta alla 'ndrangheta sono stati riconosciuti in tutta Italia, tanto da essere replicato anche in Sicilia.

I Carabinieri Forestali del Comando Gruppo e del Reparto Biodiversità di Mongiana impegnati nella difesa dell'ambiente, dei nostri boschi, delle nostre bellezze naturalistiche.

Gli Elicotteristi e il Nucleo Cinofili, una presenza qualificata e specializzata, al servizio della cittadinanza della nostra Provincia e della Calabria rispettivamente ben dal 1969 e dal 1978”.

In conclusione il Colonnello ha voluto riservare un momento per ricordare i caduti dell’Arma in particolare “il Brigadiere Gaetano MISCIA, Vittima del Dovere, scomparso nel novembre del 1981 e il Carabiniere Antonio CIVININI, Medaglia d'Argento al Valor Militare, il cui sacrificio onoreremo il prossimo venerdì 22 giugno con un concerto presso l’auditorium della ex chiesa dello Spirito Santo e sabato 23 giugno in piazza Martiri d’Ungheria.”

Evento a cui è invitata la cittadinanza per ricordare la memoria di un figlio adottivo di Vibo Valentia.

 Poi la consegna delle ricompense ai militari che si sono particolarmente distinti per atti di valore o per significative operazioni di servizio. Gli encomi sono stati consegnati dalle massime Autorità Istituzionali della Provincia: il Vice Prefetto Vicario di Vibo Valentia, Dott. Eugenio PITARO, il Signor Presidente del Tribunale di Vibo Valentia, Dott. Alberto Nicola FILARDO, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Luigi RENZO, Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, il procuratore facente funzioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia, Dott.ssa Filomena ALIBERTI, il rappresentante della DDA Dott.ssa Annamaria FRUSTACI.

La mattinata si è conclusa per i ragazzi con l’esibizione dei cani  ACRAB e JETTA MORS del Nucleo Cinofili.

Poi la visita alla mostra statica dove le diverse specialità hanno messo in mostra i loro mezzi, le famose Gazzelle Alfa Romeo 159, le moto BMW, i veicoli dei Cacciatori e del Battaglione, fuoristrada ISUZU, FIAT Iveco C17, LAND ROVER Discovery, SUBARU Forester in dotazione alle Aliquote di Pronto Intervento e l’elicottero, un AB412. Molto apprezzati dai presenti anche i veicoli dei Carabinieri Forestali, tra questi un Quad, un LAM (Laboratorio Mobile).

Molto apprezzato dai più piccoli lo stand dei Carabinieri Forestali dove è stato riprodotto l’ambiente dei boschi delle Serre con riproduzione della flora e fauna con la presenza di un falco e un ghebbio nonché un esibizione di reperti sequestrati.

Infine la visita all’elicottero.

Di seguito l’elenco delle onorificenze consegnate ai militari distintisi in maniera particolare:

  • Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria” al Maresciallo Maggiore DEMURU e all’Appuntato CURCIO per aver concluso, nel 2015, in qualità di Comandante e Addetto alla Stazione di Rombiolo, un’articolata attività d’indagine che consentiva l’individuazione di una piantagione di “cannabis indica” ed il sequestro di 452 piante e di 200 kg di marijuana, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro, nonché l’arresto di due soggetti responsabili, in concorso tra loro, di coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope;
  • Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria” al Maresciallo Maggiore MINGOLLA, al Maresciallo Capo TORCASIO e al Maresciallo Capo IESSI poiché, nel febbraio 2016, in qualità di addetti alla Sezione di Polizia Giudiziaria, fornivano determinante contributo a complessa e prolungata attività d’indagine che consentiva di trarre in arresto, in esecuzione di provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, due soggetti responsabili di omicidio di anziana persona a seguito di rapina;
  • Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria” al Maresciallo Ordinario CIRILLO, all’Appuntato Scelto MOBRICI, all’Appuntato LICO e all’Appuntato MEROLA per aver fornito, nel 2015, in qualità di Comandante e Addetti alla Stazione di Zungri, determinante contributo a complessa e prolungata attività investigativa che consentiva l’individuazione e la cattura di un latitante, elemento di rilievo criminale, ricercato per omicidio ed altri gravi reati;
  • Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria” al Maresciallo Maggiore STAGLIANO’, al Brigadiere Capo IOVINE, ai Vice Brigadieri Sandro Paolo CAVALLARO e Enzo Andrea CAVALLARO, per aver fornito, tra il 2013 e il 2016, in qualità di Comandante e Addetti al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno, determinante contributo a complesse attività d’indagine che consentivano di identificare e trarre in arresto, in esecuzione di provvedimento restrittivo dell’Autorità Giudiziaria, una donna responsabile di omicidio e due suoi correi, responsabili in concorso con la stessa, della distruzione del cadavere;
  • Encomio Semplice del Comandante della Legione Carabinieri “Calabria” al Maresciallo Maggiore GARAVELLI, al Maresciallo Maggiore SCARCELLA, al Maresciallo Capo SANFILIPPO, al Maresciallo Ordinario MARINO, all’Appuntato Scelto Q.S. CURRO’ e agli Appuntati Scelti RAMONDINO, MARINO e LARIA, per aver fornito, in qualità di addetti al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia, tra il 2010 e il 2016, determinante contributo ad articolata e complessa indagine nei confronti di locale consorteria di ‘Ndrangheta, che si concludeva con l’esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti affiliati, il sequestro preventivo di beni per un valore di 50 milioni di euro ed il rinvio a giudizio di 78 indagati.

204 ANNUALE FONDAZIONE ARMA CARABINIERI

INTERVENTO COMANDANTE PROVINCIALE REGGIO CALABRIA

Gentili ospiti,

anche quest’anno, presso questa prestigiosa sede della Scuola Allievi Carabinieri a Reggio Calabria, l’Arma dei Carabinieri ha l’onore di condividere con le Autorità e la cittadinanza l’annuale ricorrenza della fondazione dell’Arma, avvenuta nel 1814, 204 anni fa, con le Regie Patenti di Vittorio Emanuele II.

Anzitutto, anche a nome dei colleghi Colonnelli Borrelli e Lorenzon, ringrazio le Autorità che onorano l’Arma con la loro vicinanza: il Prefetto dott. Michele di Bari, il Presidente della Corte d’Appello Dott. Luciano Gerardis, il Sindaco della Città Metropolitana Avv. Giuseppe Falcomatà, SE l’Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, il Procuratore della Repubblica Dott. Giovanni Bombardieri, il Direttore Marittimo  Contrammiraglio Russo e tutte le altre Autorità provinciali e i rappresentanti di Istituzioni e Magistratura. Grazie anche ai Gonfaloni degli Enti locali, delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, con particolare riferimento alle Associazioni Nazionali Carabinieri e Carabinieri Forestali. E grazie, a nome di tutti, ai familiari dei nostri caduti, che ci onorano sempre della loro preziosa presenza.

Non sono solo ringraziamenti di rito. Giunto da meno di un anno qui in città, posso dire - e ritengo di parlare anche a nome dei miei Ufficiali – di essere stato accolto da un ambiente professionale unico, estremamente collaborativo e efficiente, in cui tutti operiamo quotidianamente come squadra (la ormai famosa Squadra Stato di Reggio Calabria) per obiettivi comuni e condivisi, in primo luogo la lotta  alla ndrangheta, dimostrando un’armonia d’intenti che si propone come esempio e modello in tante altre parti d’Italia. Grazie, quindi, sinceramente, a Sua Eccellenza il Prefetto , al Procuratore Cafiero oggi PNAT e al Procuratore Bombardieri, e a tutti coloro che rendono un vero piacere la collaborazione quotidiana, nonostante le complesse tematiche quotidianamente trattate, spesso di rilievo nazionale. Grazie agli amici, al Questore Raffaele Grassi e al collega Flavio Urbani Comandante Provinciale della GdF

Un solo pensiero vorrei condividere oggi qui con voi dopo quasi un anno di lavoro a Reggio. I Carabinieri sono a Reggio per dare, per servire, non per ricevere. Tutti voi oggi siete qui e ci date la possibilità di sottolineare che l’Arma è sempre più presente e attiva sul territorio per offrire sicurezza, per stare vicina al cittadino, per confermare che lo Stato è più forte della criminalità e di chi pretende con la prepotenza di imporsi sulla tanta brava gente di questa provincia. Vorrei citare, in proposito, quanto detto alla gente domenica scorsa a Polsi dal rettore del Santuario, in occasione dell’apertura del presidio temporaneo estivo che abbiamo istituito dopo più di 80 anni dall’assenza di un presidio dello Stato in quella località: Don Tonino ha detto benvenuto  ai Carabinieri non sono qui per controllarci ma per vegliare sulla nostra sicurezza. Questo è lo spirito che deve animare la nostra zione e la percezione che la cittadinanza deve avere sempre più chiara della funzione dei presidi dell’Arma, non come controllore fiscale ma come punto di riferimento delle comunità sul territorio. Territorio che noi cerchiamo di conoscere ed esplorare palmo a palmo, sin nelle zone più remote, per garantire sempre grande aderenza alla realtà delle attività operative.

Grazie quindi ai 1545 Carabinieri del Comando Provinciale, ai 1027 Carabinieri di questa Scuola, ai 165 Carabinieri Forestali, nelle articolazioni Territoriale, Parco, e dell’Ufficio per la Biodiversità, e agli 83 delle altre Specialità dell’Arma che lavorano giornalmente in Provincia (Raggruppamento Operativo Speciale, Nucleo Ispettorato del Lavoro, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, Nucleo Operativo Ecologico).

Sono Carabinieri che lavorano in tanti Comandi a Reggio e presso 90 Stazioni e 17 Stazioni CC-Forestale sparse su tutto il territorio. Stiamo parlando di donne e uomini che per la stragrande maggioranza non sono di Reggio e nemmeno calabresi, ma che ogni giorno, con grandissima passione, entusiasmo e competenza, servono lo Stato e i cittadini con grande, grandissimo sacrificio personale e delle proprie famiglie, spesso lontane. Si tratta di personale motivato, disciplinato, di cui sono orgoglioso per lo spirito di servizio e di responsabilità dimostrato ogni giorno nel rappresentare degnamente lo Stato in questa Provincia.

Non intendo dilungarmi sui risultati di questo anno, straordinario sotto il profilo operativo, grazie anche all’opera dei colleghi Colonnelli Falferi e Scafuri che mi hanno preceduto e a cui va il mio sentito ringraziamento. Va solo detto, che i risultati investigativi pongono l’Arma a Reggio tra i primissimi posti a livello nazionale per attività operativa, il che ci inorgoglisce e ci responsabilizza ogni giorno di più.

Inizierei a citare solo risultati investigativi, di cui siamo fieri, contro la ndrangheta, con particolare riferimento alla cattura di latitanti, alle indagini contro il traffico di stupefacenti, di armi, le estorsioni e la criminalità economico – finanziaria, all’applicazione delle misure di prevenzione e della normativa antimafia. Indagini sempre attente anche alla protezione di categorie vulnerabili di popolazione, come i minori, gli anziani e gli  extracomunitari vittime di sfruttamento sessuale e lavorativo. Complessivamente, 925 provvedimenti restrittivi eseguiti dal 05.06.2017 al 05.06.2018.

Mi sia qui consentito di ringraziare i Magistrati delle Procure di Reggio, Palmi e Locri con i quali i nostri ragazzi lavorano in piena sintonia, consentendo veramente di sviluppare un ambiente armonico, coinvolgente, scevro da personalismi, in cui ognuno profonde al meglio la propria professionalità lavorando senza sosta per la causa comune.

Vorrei anche sottolineare l’infaticabile attività di controllo del territorio, con 297.845  ore di servizio esterno che hanno consentito il controllo di 212.488 persone, così alimentando una preziosa attività informativa a sostegno delle attività investigative.

E mi fa piacere menzionare il settore dei servizi di protezione, particolarmente importante qui a Reggio, con i numerosi e delicati servizi portati avanti quotidianamente in favore di persone esposte a rischio.

Non posso poi non ringraziare qui in questa sede, ancora una volta, lo Squadrone Cacciatori Calabria, preziosiossimo per la ricerca di bunker, armi e latitanti nelle zone più impervie, e i contingenti di rinforzo, anche ippomontati, che il Comando Generale distacca quotidianamente in questa provincia per i servizi nell’ambito dell’ormai celebre “focus Ndrangheta”.

Attività quindi intense, sviluppate senza soluzione di continuità da parte dei Reparti presenti capillarmente sul territorio, sostenuti da una complessa macchina logistico amministrativa che gestisce le complesse problematiche del personale, mezzi e soprattutto delle infrastrutture. A quest’ultimo riguardo, sempre eccellente è la collaborazione con il Provveditorato Interregionale alle OO.PP., la Prefettura, l’Agenzia del Demanio e l’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati, con i quali, oltre a proseguire con il programma delle Caserme aspromontane di cui al Protocollo d’intesa siglato il 12.05.2017, si cercano ogni giorno sempre nuove soluzioni per assicurare la presenza sul territorio dei Carabinieri, anche nei più remoti Comuni, riducendo al contempo i costi. E i Sindaci, e la popolazione, ci sono sempre a fianco per sostenere questo sforzo, dando prova di avvertire l’importanza di un presidio dell’Arma nel loro territorio.

Cito, a questo riguardo, l’importante inaugurazione nel settembre 2017 del Gruppo di Gioia Tauro, che in pochi mesi si è già posto come punto di riferimento per Autorità e popolazione nella complessa area della Piana.

In sintesi, l’Arma a Reggio Calabria si propone al meglio, con il suo consolidato modello operativo, basato su valori antichi ma sempre dinamico, con un’organizzazione territoriale ben strutturata e aderente, sostenuta da una rete di comparti di specialità che ci rendono ormai punto di riferimento consolidato nel settore della tutela del patrimonio  forestale, agroalimentare e culturale.

Permettetemi, dopo quasi due decenni di attività internazionale, di aggiungere che questo modello è ormai pienamente affermato, anche all’estero, come riferimento cui tante polizie del mondo si vanno ispirando, coniugando la natura militare dell’organizzazione con l’altissima professionalità di polizia e la peculiare prossimità alla popolazione. A seguito dell’impulso statunitense, della NATO, dell’ONU e dell’Unione europea, l’Arma è infatti leader mondiale nel settore della polizia di stabilità. Sono in corso di sviluppo progetti internazionali si assistenza tecnica verso Forze di oltre 100 Paesi del mondo, anche nel settore della protezione dell’ambiente.

In conclusione, ringrazio il costante e indispensabile supporto che l’Arma a Reggio riceve dai Superiori livelli gerarchici, sia in termini qualitativi che quantitativi, quale vera priorità nazionale, che ci danno garanzia di continuare a fare bene in favore della popolazione di questa Provincia, che siamo onorati di servire.

Grazie a tutti, a nome dei Carabinieri di Reggio Calabria.

Viva l’Arma dei Carabinieri!