LOCRIDE – IN STATO DI AGITAZIONE I LAVORATORI DI LOCRIDE AMBIENTE

Aristide Bava
SIDERNO - I lavoratori di locride Ambiente hanno nuovamente proclamato lo stato di agitazione per la mancata corresponsione della retribuzione. Ne da notizia il Coordinatore Provinciale Slai Cobas, Nazzareno Piperno che afferma in una nota inviata alla Prefettura di Reggio Calabria e ai sindaci dei comuni interessati non in regola con i pagamenti, in particolare di Marina di Gioiosa e Grotteria, che la decisione viene determinata dal ritardo nel pagamento delle retribuzioni che assume ormai i caratteri della sistematicità verificandosi puntualmente ad ogni scadenza mensile e cui si aggiunge la mancata corresponsione dell'E.D.R. previsto dall'art. 27 C.C.N.L.." Secondo la nota la protesta è legittimata " dalla totale incertezza, che ogni mese si ripete con allarmante puntualità, sui tempi di pagamento con l'azienda che, pur sollecitata al riguardo, non fornisce riscontro alcuno. L'intollerabile incertezza in cui i lavoratori sono pertanto costretti a vivere - scrive Nazzareno Piperno - rilevando come si tratti pur sempre di lavoratori a basso reddito che consumano tutto ciò che guadagnano per far fronte alle necessità primarie loro e delle loro famiglie, risulta poi ancor più aggravata dalla differenza di trattamento messa in opera dall'azienda che, in maniera inspiegabile se non facendo ricorso ad incomprensibili intenti discriminatori, retribuisce regolarmente e più o meno tempestivamente alcuni lavoratori lasciandone invece fuori altri che pur operano sui medesimi cantieri". Socondo la nota questi sono " Intenti discriminatori che presumibilmente trovano fondamento nell'appartenenza sindacale dei lavoratori, atteso che a rimanere privi di stipendio sono più o meno sempre gli iscritti alla scrivente organizzazione .Situazione palesemente intollerabile cui segue l'assoluta impossibilità di aprire con l'azienda alcun tipo di dialogo e di confronto a causa dell'incomprensibile ostruzionismo di quest'ultima che, muro di gomma, non risponde ad alcuno dei reiterati appelli della scrivente organizzazione tendenti ad aprire un tavolo di confronto". Secondo la nota si tratta di "Atteggiamento arrogante che contrasta in maniera stridente con la natura dell'azienda in indirizzo – società mista a capitale pubblico e privato – ed in cui la massiccia presenza di denaro pubblico imporrebbe perlomeno una maggiore apertura e disponibilità. Elementi questi che hanno determinato l'insorgenza di un clima conflittuale sui vari cantieri, esasperato dalla tacita quanto evidente volontà aziendale di non instaurare alcun tipo di relazione sindacale, ed in ragione del quale si comunica che i nostri assistiti sospenderanno con effetto immediato l'effettuazione di prestazioni di lavoro supplementare, straordinario, domenicale e festivo limitandosi alla sola prestazione contrattualmente prevista". In conclusione è scritto, poi, che "Ai fini dell'esperimento delle procedure preventive di raffreddamento e di conciliazione previste dalla L. n. 146/90, la presente richiesta viene inviata alle Direzioni aziendali per il seguito di competenza, rimanendo in attesa delle convocazioni della scrivente organizzazione sindacale per l'esame dei motivi della controversia".