Aristide Bava
Sono in corso nella Locride le riprese del cortometraggio “L’ultimo dono” che segna l’esordio per la regia di Manuel Nucera ed è interpretato da Fabrizio Ferracane. La Locride è stata scelta perché “ terra di memorie stratificate e spiritualità ancestrale” e l’opera prima di Nucera risulta “ simbolica e radicata nel Sud interiore, dove la fede si fa sacrificio quotidiano e il lutto si cristallizza in un silenzio rituale”. Il film è prodotto dalla Scuola Cinematografica della Calabria. Il principale protagonista, appunto Fabrizio Ferracane, riveste il ruolo di Angelo, un padre dilaniato dal proprio voto religioso: non sedersi mai più, per espiare il miracolo della sopravvivenza della figlia Maria in un incidente in cui è morta la moglie. Un gesto di ringraziamento che, con il tempo, si trasforma in fanatismo. Ferracane – già Nastro d’Argento per Il Traditore e candidato al David di Donatello per Anime Nere – interpreta con intensità questo personaggio estremo. La sua è una partecipazione straordinaria, ma anche un atto educativo: Ferracane è direttore artistico della scuola e ha scelto di guidare sul set gli allievi diplomandi, nel segno di una formazione autentica. “L’Ultimo Dono” costituisce anche il progetto di diploma di Manuel Nucera, Andrea Mancina e Desirée Laface, al termine di un percorso triennale tra studio, regia e pratica sul campo. Il film non nasce come esercitazione, ma come opera compiuta e consapevole, destinata al circuito dei festival nazionali e internazionali. Le riprese si svolgono in location dense di memoria e suggestione: il Castello Carafa e la Piazza del Borgo a Roccella Ionica, lo stabilimento Edilmovitec, e la Tenuta Oppedisano a Caulonia. Luoghi simbolici e isolati, che restituiscono al film una dimensione sospesa, quasi sacra. La fotografia è affidata a Mario Parruccini, che costruirà la tensione interiore con luce naturale e forti contrasti. Il suono in presa diretta è curato da Peppino Tripodi, nome storico del cinema indipendente meridionale. Accanto a loro, gli allievi del primo e secondo anno della Scuola affiancheranno i reparti tecnici e parteciperanno come figurazioni, vivendo il cinema , giorno dopo giorno, su un set vero. “L’Ultimo” Dono è un’opera prima, ma anche una prova di maturità girato in una terra dove spesso mancano occasioni e dove credere in qualcosa significa offrire ai giovani strumenti veri per esprimersi e costruire un futuro. Almeno questa è la considerazione dell’attore – regista Lele Nucera che è anche produttore esecutivo del film e che è convinto che “ Trasformare un percorso educativo in un film compiuto è il modo più serio per dimostrare che il talento c’è, va sostenuto e va messo in scena. E diventa un modo per restituire dignità alla formazione artistica, trasformandola in opera viva”.
Nella foto Una scena del film
