REGGIO CALABRIA-ESPOSTO DENUNCIA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
SEGRETERIA TERRITORIALE UIL FPL - RC -
e-mail: uil.locri@libero.it - PEC: csp@pec.uilreggiocalabria.it - Tel/ Fax 0964/ 399451- cell. 338-7695614

Prot. n. 68 UIL FPL
Lì, 19.03.2020

-Al Presidente del Consiglio dei Ministri
usg@mailbox.governo.it
-AL Sig. Ministro degli Interni
gabinetto.ministero@pec.interno.it
-Al Sig. Ministro della salute
gab@postacert.sanita.it
Roma
-A S.E. il Sig. Prefetto di Reggio Calabria
prefettura.reggiocalabria@interno.it
protocollo.prefrc@pec.interno.it
-Al Sig. Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria
procura.reggiocalabria@giustizia.it
prot.procura.reggiocalabria@giustiziacert.it
-Al Presidente della Giunta Regionale
presidente@pec.regione.calabria.it
-Al Commissario Regionale al Piano di Rientro
commissariatoadacta.tuteladellasalute@pec.regionecalabria.it
-Al Responsabile del Dipartimento Salute Regione Calabria
dipartimento.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.it
-Al Collegio Sindacale ASP RC
collegiosindacale@asprc.it
LORO SEDE

Oggetto: ASP Reggio Calabria - Disposizione di Servizio 11 del 19.03.202 avente per oggetto: “Regolamentazione della gestione giuridico ed economica del personale convenzionato” a firma del Direttore Amministrativo Dott.ssa Daniela Costantino e dei Commissari Straordinari Dott.ssa Maria Carolina Ippolito, Dr. Domenico Giordano – esposto denuncia.

Questa Segreteria Provinciale in ordine alla Disposizione di Servizio di cui all’oggetto intende esporre alle SS.LL. e denunciare quanto di seguito riportato.
La Disposizione di cui all’oggetto è palesemente illegittima ed inopportuna nella forma e nella sostanza.
I fatti:
risulta essere illegittima in quanto è lo stesso atto in questione che recitando testualmente: “DISPONE 1.L’attivazione temporanea, nelle more di aggiornare ed integrare l’atto Aziendale oggi vigente, di un’unica articolazione organizzativa/Ufficio Preposto, nell’ambito del Distretto Sanitario di Reggio Calabria, con la

diretta collaborazione del personale medico incaricato a svolgere le attività di “Assistenza Sanitaria di Base” e di “Emergenza Urgenza”, cui vengono assegnate le funzioni della gestione giuridico economica del personale convenzionato”...conferma plasticamente che i firmatari della disposizione abusano dei loro poteri allorquando:
a) determinano di fatto una riorganizzazione della gestione economica ed organizzativa dell’intera area della Medicina Generale, il tutto in deroga e difformità a quanto previsto e ricompreso nell’Atto Aziendale al quale l’ASP è vincolata obbligatoriamente a uniformarsi nel redigere qualsivoglia atto.
b) “per specificare i compiti e le funzioni del personale, anche in considerazione della carenza di quadri amministrativi e dirigenti”, distraggono dai propri delicati compiti di istituto decine di dirigenti medici della Medicina di Base e dell’Emergenza Urgenza relegandoli a svolgere funzioni amministrative, non esplicitando convenientemente a quali compiti siano effettivamente demandati, posizionandoli in chiave subalterna rispetto ai dirigenti amministrativi.
c) La portata della disposizione per il coinvolgimento di ingenti risorse umane ed economiche, per l’impatto organizzativo, per i notevoli cambiamenti logistici e di applicazione sul campo di personale, per le modifiche apportate a precedenti atti aventi la valenza di atti deliberativi avrebbe dovuto essere regolamentata, appunto, attraverso un atto deliberativo e non tramite una disposizione di servizio che risulta di minor valenza giuridica ancorché promanante da altra delibera.
d) Di fatto si assegnano funzioni ed incarichi a dipendenti afferenti l’Area contrattuale Medica e del Comparto - si stravolge l’assetto organizzativo di una intera componente dell’ASP – si fa una operazione che coinvolge circa 1500 unità ponendole sotto la esclusiva sfera di influenza di un unico Capo Distretto, violando quanto previsto dalle norme contrattuali le quali prevedono l’attivazione del propedeutico istituto dell’informazione alle OO.SS. di settore.
La disposizione risulta inopportuna -
In uno dei momenti più drammatici vissuti dal nostro Paese per le note vicende legate al contagio da coronavirus - alla luce delle evidenti criticità riscontrate nel sistema sanità soprattutto alle nostre latitudini - visto il corale riconoscimento sulle defaillance e sull’impreparazione organizzativa dell’ASP di Reggio Calabria a fronteggiare l’ordinaria amministrazione, figuriamoci questa calamità – di fronte a quello che è stata definita una vera e propria situazione di guerra – di fronte all’abbandono di intere comunità a loro stesse – attesa e registrata, soprattutto in questo periodo, l’assenza fisica e gestionale dei Commissari – in assenza di certezze su come affrontare tale epidemia per carenza di uomini, mezzi, coordinamento, disposizioni certe su comportamenti e protocolli – visto quanto sopra registrare che chi preposto a salvaguardare la salute pubblica trovi tempo per approntare un provvedimento inopportuno ed illegittimo che sottrae risorse umane e professionali al fronte del Covid-19 lascia sgomenti per la manifesta inadeguatezza dimostrata sul campo.
Tale eclatante inadeguatezza si conferma e manifesta, altresì, esaminando la delibera n. 147 del 16.03.2020 avente per oggetto: “Emergenza Covid-19. Disposizioni di firma degli atti e dei provvedimenti”. Delibera attraverso la quale i Commissari dispongono per le loro stesse persone una sorta di studiata assenza dalla loro funzione di comando proprio nei momenti più drammatici, di sofferenza e di prostrazione, proprio nel momento in cui necessiterebbe maggiormente la loro collegiale presenza sul campo a gestire, coordinare e guidare, tranquillizzare le “truppe” sul campo. Se effettivamente siamo in guerra tale comportamento non può essere altro che giudicato quale una sorta di diserzione e di “abbandono della nave” quando a bordo centinaia di medici, infermieri, oss, tecnici, farmacisti, amministrativi, personale delle pulizie, fornitori, sono rimasti nelle loro postazioni a fronteggiare il nemico.
Alla luce di quanto su esposto e denunciato si chiede alle SS.LL., ognuna per la parte di propria competenza, di verificare se insistano profili penalmente perseguibili, la immediata rimozione della terna commissariale. Si chiede, infine, un urgente intervento teso alla nomina di un commissario di alto profilo professionale e di elevata competenza per fronteggiare adeguatamente l’emergenza in corso e le possibili nefaste conseguenze qualora la situazione dovesse peggiorare e la revoca della disposizione di che trattasi.

Il Segretario Territoriale
*Nicola Simone
*firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge 39/1993