SIDERNO – IL PD POLEMIZZA CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE : SI ALLA DEMOLIZIONE DELL’EX PASTIFICIO , NO ALLA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO CAMPO DI TENNIS

Aristide Bava
SIDERNO - Il Gruppo consiliare e il Direttivo del Circolo PD di Siderno, a distanza di qualche giorno dall’ultima seduta del consiglio comunale hanno diffuso un documento abbastanza polemico sull’andamento della seduta. Nella nota si soffermano in via prioritaria sul primo punto all’ordine del giorno , contenente la proposta di avviare uno studio di fattibilità tecnico-economica per dei lavori di riqualificazione e ampliamento del Tennis Club presente sul lungomare, attraverso l’esproprio e l’adozione della variante allo strumento urbanistico per la parte relativa alla zona dell’ex Pastificio Cataldo. L’argomento secondo il Pd che, pur parte dalla premessa che “come Gruppo consiliare siamo stati, da sempre, favorevoli alla riqualificazione dell’area appena menzionata (al pari di altre aree del lungomare occupate da veri e propri “ecomostri”)” sulla base della proposta presentata dall’attuale Amministrazione, e della maggioranza che la sostiene, “contiene in se tante e tali incongruenze da far nascere il fondato timore che la stessa, più che al fine pubblico di migliorare il decoro urbano e paesaggistico, sia orientata al perseguimento di interessi privati”. Quindi la spiegazione a questa affermazione “In primo luogo,- dice la nota - manca un qualsivoglia aggiornamento del “Piano particolareggiato del Lungomare”, oramai dimenticato da codesta Amministrazione, che possa prevedere la destinazione ad uso sportivo dell’area sopra considerata; In seconda battuta c’è da considerare il costo enorme dell’operazione, di circa 750.000 euro, che, ad oggi, risulta priva di copertura da finanziamenti esterni e/o da mutui che, comunque, stante l’attuale status di dissesto finanziario, il Comune non potrebbe contrarre; A parte queste due evidenti carenze di ordine tecnico contabile, - dice ancora la nota - ci sono poi delle ulteriori ragioni, non meno rilevanti, che dovrebbero far riflettere i cittadini di Siderno: Il Comune, infatti, spenderebbe una cifra enorme, tra indennità di esproprio ed ulteriori oneri, solo per realizzare una nuova struttura sportiva da mettere a disposizione di una associazione sportiva, al cui direttivo sono legati (per presenza diretta o per rapporti di parentela) svariati componenti dell’attuale maggioranza in consiglio comunale”. Leosservazioni del Pd continuano, poi, affermando che “ c’è da considerare lo stato giuridico dei beni che si andrebbero ad espropriare: infatti, sulla base di quanto espresso dal Sindaco nel corso della seduta consiliare, mentre una parte dei beni insistenti sul terreno che dovrebbe ospitare l’impianto fanno parte della massa di un fallimento, i restanti beni appartengono a privati ed erano già stati oggetto di un provvedimento di confisca. In pratica, l’Ente andrebbe ad indebitarsi pesantemente per espropriare dei beni che potrebbero, a breve, essere definitivamente confiscati e, quindi, acquisiti dal Comune a costo zero”. Il Pd ,poi, ribadisce che “ anche noi del Partito Democratico vorremmo vedere abbattuto uno degli ecomostri del lungomare sidernese, ma non a questo prezzo e non per avvantaggiare solo dei privati!! “ e ricorda che la delibera è passata “a maggioranza con una veloce alzata di mano, spazzando via ogni sorta di piccolo soffio di dialettica e di confronto democratico”. Altra considerazione viene , quindi, fatta per il secondo punto all’ordine del giorno, “inspiegabilmente relazionato dal Segretario Comunale e non, invece, da un componente della Giunta”, e relativo alla richiesta di autorizzazione all’affitto della SIS Srl,” società di scopo- dice la nota - che svolge attività di gestione degli acquedotti comunali, da parte di altra società subentrante nonostante quest’ultima, da visura camerale aggiornata, oltre a non aver versato interamente il proprio capitale sociale, risulta ancora ad oggi inattiva e, quindi, priva dei requisiti necessari per svolgere l’attività che le consentirebbe di subentrare alla Concrete Srl (destinataria pure di interdittiva antimafia) nella Convenzione stipulata dal Comune di Siderno nel 2010”. Poco convincenti, secondo il Pd anche le dichiarazioni “pressappochiste” del Sindaco “che giustifica la prosecuzione dei rapporti, previsti in Convenzione, con la medesima Società solo perché questa fornisce acqua ad un prezzo più basso rispetto ad altre società, noncurante della circostanza, alquanto anomala, che, dopotutto, il costo della bolletta per i cittadini si è raddoppiato se non triplicato, divenendo in ogni caso insostenibile”.