DIOCESI LOCRI-GERACE(RC)-EMERGENZA CORONAVIRUS E OSPEDALE DI LOCRI

Emergenza coronavirus e Ospedale di Locri
S.E. monsignor Francesco Oliva scrive al Direttore dell’ASP di Reggio Calabria

Le decisioni assunte per fronteggiare l’emergenza coronavirus in Calabria non possono colpire ulteriormente la funzionalità dell’Ospedale di Locri. E’ quanto auspica il vescovo di Locri-Gerace, S.E. monsignor Francesco Oliva, il quale in seguito alla disposizione operativa della Direzione Sanitaria Aziendale (prot. 15869 del 20.03.2020), nella quale si delibera l’allestimento in somma urgenza dei Reparti di Osservazione Ospedaliera, di terapia Subintensiva polmonare e di Terapia Intensiva Covid-19 secondo il D.R. Calabria dell’11.03.2020.
Per quanto riguarda il Presidio Ospedaliero Locri è previsto l’allestimento di 12 posti letto in Terapia Intensiva Covid. In una lettera indirizzata al Dott. Antonio Bray, Direttore Sanitario Aziendale di Reggio Calabria, S.E. monsignor Oliva esprime vicinanza alle Autorità Sanitarie chiamate a prendere decisioni importanti e delicate in un momento come questo e in un contesto territoriale da tempo oggettivamente in difficoltà, ma chiede che venga accolto questo l’affinché non venga ulteriormente depotenziato il Presidio Ospedaliero di Locri.
Profonda gratitudine viene espressa dal Pastore diocesano ai medici, agli infermieri, al personale sociosanitario e a tutti gli operatori del mondo della sanità, che in questo momento stanno dando il massimo impegno professionale e pur rischiando il contagio non vengono meno al proprio servizio. Con questa lettera il Vescovo intende dare voce ai tanti cittadini della Locride incontrati anche durante la visita pastorale, interrotta proprio a causa di questa emergenza. Da tutti, ed anche dagli amministratori locali, è stata espressa la preoccupazione per la cura e la tutela della sanità nel territorio e la persistente la paura per il depotenziamento dell’ospedale di Locri, ritenuto strategico e vicino alle istanze sanitarie generali. Raccogliendo l’appello e la preoccupazione della gente, S.E. il vescovo avendo a cuore le esigenze di tutela della salute della popolazione, nel rispetto delle rispettive competenze, ha ribadito la disponibilità della Diocesi, già manifestata nei giorni scorsi, a collaborare ed a fare quanto possibile per venire incontro ad una emergenza così grave. Nella lettera viene ricordato anche che in questo territorio esistono diverse strutture sanitarie facenti capo all’Azienda Sanitaria Provinciale, che in tale congiuntura potrebbero essere utili, se recuperate e adeguate, per rispondere a tale emergenza.
S.E. Eccellenza il Vescovo ha assicurato la sua costante preghiera, come ha fatto nella Messa di questa mattina nella Cappella dell’Episcopio, non solo per gli ammalati, per i medici e tutti gli operatori sanitari, ma anche per gli Amministratori della sanità di questa Azienda Provinciale.
Locri 26 marzo 2020
DIOCESI DI LOCRI-GERACE
IL VESCOVO
Ill.mo Dottore
Dott. Antonio Bray
DIRETTORE SANITARIO AZIENDALE
REGGIO CALABRIA

Gentilissimo Direttore,
Mi permetto di consegnare alla Sua sensibilità quanto di seguito, certo che vorrà comprendere lo spirito che mi spinge a scriverLe.
Nell’esercizio del mio ministero pastorale colgo da più parti del territorio della Locride la preoccupazione di tanti cittadini per la cura e la tutela della sanità nel territorio, persistente la paura per il depotenziamento dell’ospedale di Locri, da tutti ritenuto strategico e vicino alle istanze sanitarie generali. Recentemente nel corso della mia visita pastorale tantissimi cittadini mi chiedevano accoratamente di farmi portavoce nel sostenere l’urgenza di una maggiore attenzione sul presidio ospedaliero di Locri: “E’ troppo importante per noi - mi dicevano -, non possiamo allontanarci molto per avere le cure necessarie, andare in ospedali lontani fuori del nostro territorio ci è difficile ed è troppo impegnativo e non possiamo farlo anche per le nostre poche risorse. Come nostro Vescovo, vi chiediamo di intervenire e fare presente questo nostro disagio e preoccupazione”.
Faccio mio questo appello e disagio nel momento più critico dell’emergenza COVID19, avendo a cuore – come Voi Autorità Sanitarie – la preoccupazione per le esigenze di tutela della salute della popolazione, pronto a fare quanto a me possibile nel rispetto delle altrui competenze. Ho già manifestato nei giorni scorsi la disponibilità di questa diocesi a collaborare ed a fare quanto possibile per venire incontro ad una emergenza così grave. Del resto dalle notizie che ci vengono date quotidianamente tra le persone risultate positive al coronavirus vi sono anche dei cittadini di questa area.
Esprimo tutta la mia vicinanza alle Autorità Sanitarie preposte all’amministrazione dell’Azienda Sanitaria Provinciale, che sono chiamate a prendere decisioni importanti e delicate in un momento come questo che risente dell’evoluzione incrementale dell’emergenza COVID-19 in un contesto territoriale da tempo oggettivamente in difficoltà. Penso altresì ai medici, agli infermieri, al personale sociosanitario e a tutti gli operatori del mondo della sanità, che in questo momento stanno dando il massimo impegno professionale, rischiando persino il contagio e nonostante questo non venendo meno al proprio servizio. Per questo nella Messa di questa mattina nella Cappella del mio episcopio ho pregato non solo per gli ammalati, per i medici e tutti gli operatori sanitari, operanti nel vicino ospedale, ma anche per gli Amministratori della sanità di questa Azienda Provinciale.
Apprendo di una recente disposizione operativa della Direzione Sanitaria Aziendale (prot. 15869 del 20.03.2020), indirizzata ai Direttori sanitari dei presidi ospedalieri del territorio, nella quale si delibera l’allestimento in somma urgenza dei Reparti di Osservazione Ospedaliera, di terapia Subintensiva polmonare e di Terapia Intensiva COVID-19 secondo il D.R. Calabria dell’11.03.2020.
Per quanto riguarda il P.O. di Locri si prevede l’allestimento di n. 12 posti letto in Terapia Intensiva COVID. Per quanto non di mia competenza, auspico comunque che l’allestimento in somma urgenza di tali posti letto non implichi serie ripercussioni alla funzionalità dell’intero presidio ospedaliero, sapendo delle già esistenti difficoltà funzionali ed organizzative. Non mancano nel territorio strutture sanitarie facenti capo all’Azienda Sanitaria Provinciale, che in tale congiuntura potrebbero essere utili, se recuperate e adeguate, per rispondere a tale emergenza.
Mi permetto di fare appello alla S.V. ill.ma nella Sua qualità di Direttore Sanitario Aziendale, certo che vorrà tener conto di questo e delle esigenze della popolazione di questo territorio geograficamente periferico.
Locri, 26 marzo 2020
 Francesco OLIVA