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DIOCESI LOCRI-GERACE(RC)-IL VESCOVO CONDANNA ATTO INTIMIDATORIO NEI CONFRONTI DI UN CONSIGLIERE LA FONDAZIONE ‘SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO’.

Atto intimidatorio nei confronti di un consigliere

della Fondazione antiusura “Santi Medici Cosma e Damiano”.

 

Il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, ha convocato nella Sede Vescovile il Consiglio Direttivo della Fondazione antiusura “Santi Medici Cosma e Damiano”, per esprimere solidarietà e vicinanza a un componente del Cda della Fondazione. Il vescovo, venuto a conoscenza degli atti intimidatori nei confronti di un Consigliere della Fondazione, ha espresso parole di condanna per il grave gesto, affermando: “Non intendo mettere a rischio l’incolumità dei consiglieri e dei volontari che operano nella Fondazione antiusura”.

I fatti si riferiscono a qualche giorno fa, quando il consigliere, mentre rientrava a casa dal lavoro col suo scooter, è stato avvicinato da un signore che lo minacciava con frasi intimidatorie, addebitandogli presumibilmente il fatto di non aver dato risposta a qualche sua richiesta di intervento, inoltrata alla Fondazione antiusura.

Monsignor Oliva ha espresso piena solidarietà non solo a lui, ma a tutta la Fondazione, ringraziando i componenti per il loro servizio di volontariato e per tutto il tempo che dedicano all’ascolto di quanti si rivolgono ad essa per avere aiuto. Sono tantissime le richieste che pervengono da parte di persone a rischio di usura, anche se non tutte presentano i requisiti richiesti per essere accolte. Il vescovo ha ricordato che ogni decisione di intervento presentata alla Fondazione viene presa sempre all’unanimità dal Consiglio e pertanto ogni decisione non è mai espressione di un singolo componente.

Fatti del genere e anche l’insolvenza da parte di taluni degli impegni conseguenti alla concessione del mutuo garantito dalla Fondazione, ne pregiudicano gravemente le attività. Nonostante da parte del Vescovo ci sia tutta la volontà di rendere la Fondazione Antiusura un organismo di più ampio riferimento, con l’allargamento dell’Assemblea e del gruppo di ascolto e di impegno, le condizioni operative diventano sempre più difficili. Stando così le cose, per la Fondazione diventa difficile continuare nel suo servizio e si corre il rischio concreto che debba chiudere le sue attività. Sarebbe un grave danno per tutta la Comunità, essendo l’usura un fenomeno molto presente, quanto sommerso in tutto il nostro territorio.

Locri 30 luglio 2019

L’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali