SIDERNO – DOPO LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SIDERNO LA PROPOSTA DI ZAVETTIERI ” DIMETTIAMOCI TUTTI !”

Aristide Bava
SIDERNO - Inevitabilmente dopo la relazione di Pietro Fuda si è aperto un dibattito. In via prioritaria da parte di tutti è arrivata grande solidarietà all'ex sindaco, all'intero consiglio comunale e alla città di Siderno. Per primo è intervenuto Pierpaolo Zavettieri che dopo aver salutato positivamente la grande presenza di cittadini ( e lamentato la carenza di sindaci che fatto salvo il presidente Franco Candia e qualche altro primo cittadino non era massiccia - ha detto- per come avrebbe meritato l'argomento) ha riepilogato le varie cariche ricoperte da Fuda durante la sua carriera politica. " Al di la del fatto personale di Pietro Fuda, in questo modo - ha detto- si cancella l'immagine dell'eletto e si provoca una scempio della democrazia. Fuda è stato Assessore regionale, Presidente dell'amministrazione provinciale e Deputato e ha sempre svolto il suo ruolo in maniera positiva. Ha fatto,poi, riferimento all'incontro programmato a San Luca in concomitanza con la visita di Salvini e ha lanciato una proposta decisamente provocatoria ma,a suo avviso, l'unica utile per farsi sentire a livello nazionale " Dimissioni in massa di tutti gli eletti " tanto - ha aggiunto - se continua così si verificherà che, come sta avvenendo nei piccoli Comuni, nessuna persona perbene si vorrà piu' candidare". Subito dopo è stato Ilario Ammendolia a calcare la dose " è un attacco contro il Sud e contro la democrazia. Si vuole che la Calabria appaia sotto una sola dimensione, quella criminale. Basta con l'antindrangheta teatrale. Il caso di Siderno è emblematico e riguarda la città piu' popolata del territorio". Federica Roccisano, dal canto suo, ha evidenziato che ormai i predominante la "cultura del sospetto" aggiungendo che per combattere questo stato di cose è necessario "mettere la faccia" e ribellarsi in maniera democratica cercando di "combattere i disfattisti, ad ogni costo, della Comunità". Poi Pietro Sergi " anzichè farci sciogliere consegniamo direttamente i Comuni. E' necessario un atto eclatante per invertire la situazione". Ed ancora Sasà Albanese che si è chiesto ed ha chiesto a Fuda " Chi sono i registi di questa strategia ? Chi ha lavorato contro Siderno ?". Poi Arturo Rocca che ha affermato " Ho lavorato per mesi e anni a stretto contatto con gli amministratori di Siderno e non ho mai avuto dubbi su nessuno di loro. Bisogna creare le premesse per un necessario atto di resistenza". E' intervenuto finanche l' Avv. Giuseppe Romeo, ex Pretore della città " Devo constatare - ha detto - che si vuole combattere l'illegalità, molto diffusa nel Paese e non certo solo nella Locride, con provvedimenti altrettanto illegali. In questo modo non si ottiene nessun effetto". E prima della conclusione una domanda, da parte della stampa, forse in questo momento poco opportuna ma che certamente potrebbe essere importante per il futuro della città : ma Pietro Fuda, se questa storia si concluderà positivamente si candiderà nuovamente ? . La risposta è stata immediata " Credo che il mio tempo - ha risposto Fuda - è finito. Avevo degli obiettivi che mi ero posto ad inizio di legislatura che malgrado tutti gli ostruzionismi, sono riuscito in gran parte a portare a compimento. In futuro ci sarà spazio per i giovani ai quali voglio dire, però, che non bisogna demordere e combattere per l'affermazione delle loro convinzioni anche in una strada piena di insidie. Questa comunità lo merita e ha il diritto di risorgere". La riunione sembrerebbe finita ma dal pubblico il medico Giuseppe Falzone " a nome dei cittadini di Siderno" lo apostrofa ancora " No, sindaco, questa città ha ancora bisogno di voi".(a.b.)