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LOCRIDE – SI AGGRAVA LA PROBLEMATICA DEI RIFIUTI

Aristide Bava
SIDERNO
Dopo la riunione di martedì scorso a Palazzo Alvaro tra il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, i presidenti delle assemblee dei sindaci delle varie aree (Caterina Belcastro della Locride, Francesco Cosentino della Piana, Pierpaolo Zavettieri dell'Area grecanica e Alessandro Repaci, dell'Area dello Stretto) e i consiglieri della MetroCity, è stato fatto il punto della situazione dei rifiuti che ormai da settimane è sfociata in un nuova emergenza. Dalla discussione è emerso che per il conferimento degli scarti di lavorazione degli impianti di Gioia Tauro e Siderno, la Regione Calabria ha ripristinato i quantitativi da conferire in discarica regionale pari a 90 tonnellate al giorno. Ed è emersa la proposta di una premialità per i comuni in regola con i pagamenti e una precedenza nei conferimenti, oltre che la necessità organizzativa di istituire degli uffici periferici (uno per versante, Ionico e Tirrenicoo) per avere un quadro territoriale più puntuale sui fabbisogni.

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Soprattutto, è stata valutata la possibilità di reperire un nuovo sito nel territorio della Locride e, in questa direzione, sono previsti appositi sopralluoghi. Cosa però non facile perché, come abbiamo più volte scritto, a dispetto di quanto reclamano da tempo i cittadini di Siderno, nessun Comune è disponibile ad ospitare un nuovo impianto o una nuova discarica.
Un segnale, quest'ultimo, in controtendenza rispetto al progetto regionale di ampliamento dell'impianto Tmb di contrada San Leo di Siderno. Ed è l'ennesimo capitolo di una vicenda che si trascina ormai da mesi, tra conferme, smentite e segnali contraddittori.
Dopo un incontro a Catanzaro con l'assessore Sergio Di Caprio di una delegazione locale, lo ricordiamo, pareva che tutto dovesse rimanere bloccato sino al rinnovo dell'Amministrazione comunale sidernese. Appena 24 ore dopo, la situazione sembrava però ribaltata dal fatto che fossero già state attivate sul territorio comunale le procedure d'esproprio propedeutiche proprio al possibile ampliamento. Nei giorni scorsi, però, è arrivata la delibera del Comune con la quale la commissione straordinaria guidata dalla viceprefetto Maria Stefania Caracciolo dichiarava la sua contrarietà all'ampliamento.
Discorso chiuso? Certamente no, visto che in città è nuovamente scattato l'allarme e i partiti e movimenti politici tornano ad affrontare la situazione. Da un lato infatti “InpiediperSiderno” parla di «sistema dei rifiuti è nel caos» e chiede rispetto per la città di Siderno «continuamente mortificata nelle scelte». Dall'altro lato Antonio Cutugno con l'altro movimento cittadino “Noi per Siderno” torna sulla necessità della delocatizzazione dell'impianto di San Leo, troppo vicino all'abitato. Un'ipotesi che l'incontro reggino dell'altroieri sembra confortare. Con quali possibilità di riuscita, sarà tutto da verificare.