SIDERNO – CITTA’ AL PALO. NUOVO RINVIO DELLE ELEZIONI

Aristide Bava
Siderno - Il nuovo rinvio delle elezioni non è stato ben accetto dalle rappresentanze politiche, ormai sulla corda da parecchi mesi. Vediamo cose ne pensano i cinque candidati a sindaco.
«Si avverte ancora di più - osserva Domenico Barranca (centrodestra) - il “peccato” di non aver potuto votare a settembre, visto che poi è slittato anche l'appuntamento di novembre, e quello di adesso, entro il 31 marzo. Si continua a non permettere alla nostra città di avere un'amministrazione democraticamente eletta, con il record italiano di permanenza di una triade commissariale, che ha comportato e comporta un grave distacco del palazzo con i problemi della cittadinanza. Come ad esempio l'attuazione del Piano strutturale, che ci permettiamo, almeno, di sollecitare, perché è un volano di sviluppo di cui la città non può fare a meno. Mi auguro - continua - che il totale rinvio di comunali e regionali, non sia stato dettato da scelte politiche e strategiche. Perché, intanto, non votare almeno a giugno? La nostra compagine, al completo, moltiplicherà l'impegno già ampliamente dimostrato, convinta che finalmente dopo tanti anni si tornerà al voto cittadino, per permettere a tutti di esternare legalmente le proprie esigenze ed avere punti di riferimento in un momento decisivo per il futuro con proposte concrete sull'emergenza sanitaria, sulla crisi delle imprese e del lavoro, e soprattutto sulle fasce deboli nonché, sulla drammatica situazione dell'impianto Tmb di San Leo e sulla realizzazione della Casa della salute. I sidernesi non possono più attendere oltre».
«Quando a suo tempo le elezioni furono rinviate per la prima volta, - afferma Antonio Cutugno - è stata per tutti una delusione. Oggi, che un altro rinvio era nell'aria, il sentimento è misto tra approvazione ed accettazione, vista la terza ondata della pandemia. Questo rinvio ci darà l'opportunità di valutare meglio il contesto locale e per dare un forte senso di appartenenza alla nostra comunità, andando a rafforzare le situazioni intraprese per la tutela degli interessi della collettività ( Casa della salute e TMB in via principale). Il ritorno alla normalità politica e amministrativa è un valore imprescindibile per noi sidernesi, prendiamoci questo tempo del rinvio per organizzarci, convogliare e diffondere con la partecipazione al dibattito politico la cultura della legalità. In autunno ci ritroveremo con più idee e più persone unite nel progetto per una Siderno migliore».
Così Maria Teresa Fragomeni (Pd): «Così come dissi già all'indomani del primo rinvio, anche in questo caso rispetto la decisione del governo. Però, anche questa volta, e ci tengo a sottolinearlo, i cittadini pagano le scelte di un governo che non è in grado di garantire la vaccinazione, della quale è responsabile anche attraverso il commissario alla sanità, e di una Regione che produce consulenze e nomine, ma che non è in grado di organizzare i vaccini. Non nego che avrei sperato in un rinvio più a breve termine perchè sia per la Calabria a “governo” (a vista!) Lega, ma soprattutto per la nostra città, c'è necessità impellente di restituire ai cittadini una guida democraticamente eletta. È un periodo troppo importante per essere abbandonati a noi stessi! Per Siderno, per la Calabria, per il Mezzogiorno, non ci sarà mai più un'occasione come quella rappresentata dal Recovery Fund. Siderno, con questo ulteriore rinvio, supererà di oltre un anno il termine massimo previsto dalla legge per i comuni sciolti per ‘ndrangheta, una cosa mai vista! Con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti: stato di abbandono e disinteresse generale. In ogni caso, personalmente e con tutto il nostro gruppo incrementeremo l'impegno politico al servizio dei cittadini, con ogni strumento possibile».
E Antonio Sgambelluri (Pc) afferma: «Le disposizioni ministeriali si devono accettare, ma per Siderno il rinvio non è certamente un fatto positivo. La commissione straordinaria in tutto questo tempo non ha certamente brillato in quanto a soluzione dei problemi. Basta guardarsi intorno per capire che la città è peggiorata. È logico auspicare che questo nuovo slittamento serva ai cittadini per valutare meglio le persone che meritano il proprio voto. Probabilmente il rinvio delle elezioni regionali farà comodo ai consiglieri che continueranno ad essere pagati anche in questa situazione di emergenza ma onestamente, non può andare bene a noi sidernesi che aspettavamo le elezioni per cercare di dare spinta al rilancio della città. È fuor di dubbio che non bisogna commettere nuovi errori che porterebbero veramente alla nostra fine».
Al nostro invito non ha risposto Stefano Archinà: nel movimento civico “InpiediperSiderno dopo la defezione di Giuseppe Caruso (FdI) sono sorte complicazioni. Tema da approfondire. Ma tanto, da ora a settembre, il tempo per riflettere non mancherà.